sabato 27 febbraio 2010

E' GUERRA!!!

La battaglia per la libertà d'informazione è arrivata ad un punto critico. Dopo aver invaso giornali, televisioni e telegiornali il potere economico-politico vuole fare l'ultimo salto di qualità: imbavagliare la rete.
In Italia abbiamo il decreto Romani (che impone ai providers la responsabilità dei contenuti dei file multimediali diffuse), in Spagna è in atto una discussione su un iter di legge per bloccare siti ritenuti illegali, in Iran e Cina siti e dissidenti sul web vengono oscurati ed imprigionati.
E' in atto la Prima guerra mondiale della rete, come affermato nel post del blog di Claudio Messora (di cui potete vedere una foto a lato), il curatore di uno dei più seguiti blog italiani: Byoblu.com. I protagonisti di questa guerra sono gli stessi in ogni parte del Mondo: i poteri precostituiti che tentano di preservare lo status quo da una parte, i cittadini liberi che con l'informazione e le proprie azioni vogliono cambiare qualcosa dall'altra.

lunedì 22 febbraio 2010

GIU' LE MANI DALLE MARCHE



Qui di seguito riportiamo il comunicato del Presidente del Comitato Tutela Ambiente di Sassoferrato in merito alla manifestazione tenutasi ieri pomeriggio in Ancona, alla quale eravamo presenti anche noi di Investigatio. Buona lettura e buona visione.

"Alcune considerazioni sulla manifestazione di ieri in Ancona.

Abbiamo assistito ad una delle solite, irritanti pantomime dei politici che invece dovrebbero seriamente mettersi alla testa dei cittadini che, non dimentichiamo, li hanno eletti perché fiduciosi del loro operato, della loro sensibilità …e della loro attenzione!

mercoledì 10 febbraio 2010

DI RICERCA SI MUORE

Si può morire a poco più di vent'anni per un tumore contratto in laboratori di ricerca universitari? E' quello che accade nel  nostro Paese, più precisamente a Catania.
Presso la Facoltà di farmacia dell'ateneo siciliano diversi ragazzi avrebbero infatti contratto l'oscuro male durante la loro attività di ricerca.
La vicenda è venuta alla luce grazie a due giornalisti di Repubblica che hanno ricostruito tutto dettagliatamente nel libro: "Morti e silenzi all'Università", che sarà presentato tra pochi giorni a Catania.
Ringraziamo vivamente l'associazione "Officina Rebelde" (www.officinarebelde.org) dal cui sito abbiamo estratto questo articolo che vi riproponiamo integralmente.
Mi raccomando diffondete. Soprattutto a studenti e ricercatori che seguono questo blog. Non si può fargliela passare liscia.

martedì 9 febbraio 2010

CARRO ARMATO SI, CARRO ARMATO NO!

«Non ci sarà mai una centrale nucleare in Puglia, almeno fino a quando governerò io... la prima produttrice di energia solare ed eolica d' Italia: comunque, se vorranno venire in Puglia a installare una centrale nucleare dovranno dotarsi di carri armati di ultima generazione: noi saremo a mani nude». Queste le parole del Presidente uscente Niki Vendola alla vigilia delle primarie con il candidato del PD Francesco Boccia. Quando ho sentito queste parole mi sono sentito subito meglio. "Finalmente qualcuno che si batte aspramente per la salute e la sicurezza di noi pugliesi", mi sono detto.
Ma poi mi sono ricordato dei 54 progetti di inceneritori (o più elegantemente "termovalorizzatori") centrali a biomasse e rigassificatori presentati nella sola "Capitanata", ovvero il territorio della provincia di Foggia che comprende 64 comuni. Gli esportatori del cancro in Puglia non avranno bisogno di utilizzare neanche una misera mitraglietta per concludere i propri affari, tanto ci pensa Niki. Secondo lui infatti tra "termovalorizzatori autorizzati e termovalorizzatori in via di autorizzazione, arriviamo ad un numero complessivo di cinque termovalorizzatori che ci fanno guardare con tranquillità al futuro" (clicca qui per visionare il video). Non so voi, ma alla faccia della tranquillità io stasera mi sa che non dormo.

martedì 2 febbraio 2010

PROVE GENERALI DI BANCAROTTA / PARTE 2

In questi giorni, sentendo le varie notizie riguardo ad un possibile default economico di alcune nazioni europee (Italia, Spagna e Grecia in primis),  mi sono domandato in che modo sia possibile arrivare ad un punto del genere.
Per "fortuna" la Storia ci dà sempre la possibilità di cercare e confrontare episodi simili accaduti in passato. La Storia, in teoria, dà anche la possibilità a chi sa correttamente leggerla ed interpretarla di evitare in qualche modo  gli errori del passato se si riesce ad imparare qualcosa.
Per cercare una risposta alla mia domanda mi sono imbattuto in un documentario che narra della vicenda "Argentina" intitolato: "Diario di un saccheggio". Ve lo ricordate lo scandalo dei "Tango Bond" argentini del 2001, dal nome così maledettamente simile agli "Eurobond" di Tremonti, piazzati in mezzo Mondo che da un giorno all'altro non valevano più nulla? Per via del fallimento della nazione più ricca del sud America naturalmente. Bene! Guardando questo film ho avuto la netta e spiacevole sensazione che la maggiorparte degli eventi che hanno portato alla sua catastrofe, nel nostro Paese siano già accaduti e che in realtà noi dal passato non abbiamo imparato un benemerito ca..o! Di seguito ve ne riproponiamo una parte molto esplicativa, ma ve ne raccomandiamo caldamente la visione per intero.