sabato 7 novembre 2009

HANNO VENDUTO LA VOSTRA ACQUA


Siamo a metà strada per la privatizzazione totale dell’acqua.


Riassumiamo l’accaduto:

La risoluzione europea del 15 marzo 2006 in merito alla proprietà dell’acqua recita: “…l’acqua è un bene comune dell’umanità e come tale l’accesso all’acqua costituisce un diritto fondamentale della persona umana…
E la risoluzione europea dell’11 marzo 2004 parlando esplicitamente della gestione dice: ”…la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno…”.



Il nostro Governo emette il DL 135/09 (GU 25 settembre 2009), che recita: “Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee
Di fatto l’art. 15 (“Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica”), privatizza la gestione dell’acqua, ma non la proprietà che rimane pubblica.


Il nostro Governo, quindi, consegna la gestione dell’acqua in mano ai privati, e cioè al mercato interno, esattamente il contrario di quanto dice la Comunità Europea.


Si sono venduti l’acqua! Eh si, alla fine ci sono riusciti! Ed erano anche tutti d’accordo, hanno discusso fino al momento di votare, e poi tutti sul si (eccezione fatta per IDV che ha votato contrario, e 3 esponenti del PD che si sono astenuti).
Oltre il danno anche la beffa, anzi due beffe.
La prima è che hanno subdolamente inserito un provvedimento sull’acqua, bene pubblico per eccellenza, senza menzionarla nel titolo dello stesso.
La seconda è che, forse in eccesso di autoironia, l’hanno chiamato “Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica”, disattendendola completamente all’interno.
E’ tutto qui…senza dire niente a nessuno e senza troppo clamore.
Non c’è che dire, quando s’impegnano i nostri politici sono proprio bravi, non se n’è accorto quasi nessuno.

Ma qualcuno ci aveva già provato; negli ultimi anni ad Arezzo è stato portato avanti un esperimento pioniere, ecco i risultati:


1)PEGGIORAMENTO DEL SERVIZIO
2)AUMENTO CONSIDEREVOLE DEI COSTI
3)PEGGIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ACQUA


Se fossimo nati in un altro paese, avremmo potuto anche tentare, ma siamo in Italia, e mi duole ricordarvi che qui, quando si affida un bene pubblico in mano ad un privato, si sa da subito come andrà a finire.
Per fortuna però, c'è qualcuno che ancora resiste; persone, gruppi e comitati che si attivano per salvaguardare i propri diritti e quelli del prossimo, quindi vi lasciamo qui di seguito alcuni link utili, compresa una petizione da firmare.

Nessun commento: