lunedì 3 maggio 2010

SCHERZI DA PRETI / PARTE 8

Bene! Signore e signori ci avviamo alla conclusione del viaggio attraverso le città in cui enti ecclesiastici stanno sfrattando o hanno gia sfrattato cinema o teatri. L'impegno di Investigatio Veritatis e di diverse migliaia di cittadini italiani relativamente alla questione invece continua. Oggi parliamo del caso di Milano con il "Teatro San Babila" diretto da Gennaro D'avanzo (che salutiamo e ringraziamo per le informazioni). Con la rubrica, che continueremo a chiamare "Scherzi da preti", seguiremo invece gli ultimi sviluppi della vicenda il 7 maggio con la manifestazione di Foggia (clicca qui per saperne di più) ed il 28 con la manifestazione di Viareggio. Stay tuned!!!


mercoledì 21 aprile 2010

SCHERZI DA PRETI / PARTE 7

Dopo i vari cinema d'essai coinvolti negli sfratti intentati da enti ecclesiastici (Foggia, Roma, Ravenna e Viareggio), passiamo ai teatri italiani. Il primo caso riguarda la città di Catania con l'ex "Teatro Club Nando Greco" chiuso dopo 45 anni di attività. Ringraziamo vivamente l'associazione culturale "Officina Rebelde" di Catania e la loro inviata Lidia Papotto per le informazioni fornite.

giovedì 8 aprile 2010

SCHERZI DA PRETI / PARTE 6

Continiuamo la narrazione della vicenda degli sfratti, da parte di enti ecclesiastici, di cinema d'essai  e teatri in Italia. Dopo Foggia, Viareggio e Roma è la volta di Ravenna in cui il cinema "Jolly.doc" è stato raggiunto da un avviso di sfratto dalla parrocchia di San Rocco.
Intanto, dopo la manifestazione di protesta tenutasi a Viareggio, per il 29 di Aprile è stato organizzato un evento di protesta contro la chiusura del "Falso movimento" di Foggia.

venerdì 2 aprile 2010

SCHERZI DA PRETI / PARTE 5

Dopo Foggia (Scherzi da prete/parte3) e Viareggio (Scherzi da prete/parte4), in questo post narriamo la vicenda del cineclub "Il Labirinto" di Roma sfrattato dall'Ordine dei Redentoristi della parrocchia di San Gioacchino.
Intanto in diverse parti d'Italia continuano le manifestazioni di protesta.
Buona lettura.


sabato 20 marzo 2010

SCHERZI DA PRETI / PARTE 4

Scherzi da preti


Breve excursus nel mondo degli sfratti intentati da alcuni elementi della chiesa cattolica nei confronti della cultura italiana.

Scritto da Marco Esposito per Investigatio Veritatis

Continua il dossier sugli sfratti intentati da enti ecclesiastici nei confronti di luoghi della cultura italiana. Dopo la vicenda del cinema d'essai foggiano "Falso Movimento" (Vedi Scerzi da preti / Parte terza) è la volta di Viareggio. Il "Cinema Centrale" è stato infatti sfrattato nel maggio del 2009 dalla parrocchia presso cui era stato stipulato un contratto d'affitto.

sabato 13 marzo 2010

SCHERZI DA PRETI EDIZIONE COMPLETA

Scherzi da preti
Breve excursus nel mondo degli sfratti intentati da alcuni elementi della chiesa cattolica nei confronti della cultura italiana.
Scritto da Marco Esposito per Investigatio Veritatis

INTRODUZIONE


Lo sfratto esecutivo intentato da alcune parrocchie nei confronti di luoghi di cultura quali cinema d’essai e teatri è un fenomeno che riguarda diversi comuni italiani, da nord a sud, con conseguente perdita di tradizioni, valori ed esperienze culturali di buona parte del territorio nazionale. Il dossier realizzato e riportato di seguito evidenzia come l’indipendenza della cultura italiana dall’ingerenza della Chiesa Cattolica sia un problema tutt’altro che risolto.

Città come Milano, Viareggio, Ravenna, Roma, Foggia e Catania hanno vissuto (o stanno ancora vivendo) aspri scontri tra alcuni rappresentanti del potere ecclesiastico e gruppi di cittadini autonomamente organizzati in difesa della libertà di espressione.

L’intento di queste pagine non è quello di dare una versione distorta e generalizzata della chiesa Cattolica a cui vanno indubbiamente riconosciuti i meriti del suo operato nella nostra città e nel Mondo. Non si tratta neanche di delineare uno scontro tra cattolici ed anticattolici. La difesa di questi luoghi, importanti per la cultura e l’identità delle nostre città, vede infatti riunirsi persone di differente estrazione religiosa e politica unita dall’interesse comune per il cinema ed il teatro.

Lo scopo che ci si prefigge è di fornire un quadro, il più completo possibile, per fare luce su un fenomeno che sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese negli ultimi anni: l’azione di alcuni membri della Chiesa Cattolica che rischia di arrecare più danni che benefici alla nostra società. Le informazioni raccolte sono state fornite dai vari comitati spontanei sorta a difesa delle singole realtà, dai diretti interessati e da siti internet che si sono occupati delle diverse situazioni.

SCHERZI DA PRETI / PARTE TERZA

Articolo di Marco Esposito

INTRODUZIONE


Lo sfratto esecutivo intentato da alcune parrocchie nei confronti di luoghi di cultura quali cinema d’essai e teatri è un fenomeno che riguarda diversi comuni italiani, da nord a sud, con conseguente perdita di tradizioni, valori ed esperienze culturali di buona parte del territorio nazionale. Il dossier realizzato e riportato di seguito evidenzia come l’indipendenza della cultura italiana dall’ingerenza della Chiesa Cattolica sia un problema tutt’altro che risolto.

Città come Milano, Viareggio, Ravenna, Roma, Foggia e Catania hanno vissuto (o stanno ancora vivendo) aspri scontri tra alcuni rappresentanti del potere ecclesiastico e gruppi di cittadini autonomamente organizzati in difesa della libertà di espressione.

L’intento di queste pagine non è quello di dare una versione distorta e generalizzata della chiesa Cattolica a cui vanno indubbiamente riconosciuti i meriti del suo operato nella nostra città e nel Mondo. Non si tratta neanche di delineare uno scontro tra cattolici ed anticattolici. La difesa di questi luoghi, importanti per la cultura e l’identità delle nostre città, vede infatti riunirsi persone di differente estrazione religiosa e politica unita dall’interesse comune per il cinema ed il teatro.

Lo scopo che ci si prefigge è di fornire un quadro, il più completo possibile, per fare luce su un fenomeno che sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese negli ultimi anni: l’azione di alcuni membri della Chiesa Cattolica che rischia di arrecare più danni che benefici alla nostra società. Le informazioni raccolte sono state fornite dai vari comitati spontanei sorta a difesa delle singole realtà, dai diretti interessati e da siti internet che si sono occupati delle diverse situazioni.


LA VICENDA FOGGIANA

Breve biografia della sala

E’ il 1957 quando il sig. Giustino Palma decide di gestire la sala cinematografica “mons. Farina”, di proprietà della Curia foggiana. E’ il periodo della ripresa post-bellica, periodo in cui l’Italia comincia a sognare un futuro migliore. Un sogno in cui il cinema assume un ruolo importante.

Mauro Palma (l’attuale gestore), e la generazione di cui fa parte, cresce quindi in questo ambiente. A stretto contatto tra pellicole e proiettori, schermi di proiezione, sedie e poltrone su cui far viaggiare l’immaginazione tra gli indiani di “Ombre rosse” (diretto da John Ford) e le liane di “Tarzan l’uomo scimmia” (di W. S. Van Dyke).

Nel 1978 il figlio succede al padre nella gestione dell’attività familiare. La “Sala Farina” in questi anni è già diventata un’istituzione per la città, ma da qui in poi cambia il carattere dei contenuti e della programmazione, e cambia anche il nome in “Falso Movimento”. La struttura diventa un cinema d’essai: vengono proiettati film d’autore ad elevato contenuto culturale. Presto assume ruolo di polo culturale unico nel panorama della città e della provincia. Si succedono le varie rassegne cinematografiche tramite cui Foggia può incontrare artisti del calibro di Francesco Rosi, Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Luciano Emmer e altri ancora. Senza contare poi l’impegno verso le scuole tramite cui è possibile formare un pubblico attento e ben istruito per il futuro.

Con questa scelta, che garantisce un pubblico sempre presente, il gestore riesce a superare le difficoltà legate alla crisi del settore a cui è dovuta la chiusura di numerose sale cinematografiche spazzate via dalla concorrenza dei multisala.

L’avviso di sfratto e la causa civile

Quindi dopo anni passati tra rassegne, proiezioni e manifestazioni, nel 2006 giunge l’avviso di sfratto da parte del parroco della cattedrale: tale don Antonio Sacco. A questo punto ci si domanda quali siano i motivi. E’ un’azione dovuta per morosità? Per inadempienza delle norme contrattuali, forse? Assolutamente no. Semplicemente don Sacco decide di non rinnovare il contratto alla sua scadenza e per questo manda l’avviso di sfratto.

Quali sono quindi le reali motivazioni di questa scelta? Per quale motivo un cinema che è diventato un vero pezzo di storia della città, situato in pieno centro storico, deve chiudere i battenti? Per rispondere a queste domande analizziamo quali sono i problemi che la Curia deve affrontare.

La “Sala Farina” fa parte dei locali annessi al corpo della Cattedrale di Foggia, chiusa dal 2005 per restauri. La stessa sala in cui è ubicato il “Falso Movimento” è stata oggetto di restauri negli anni ’90, per adeguamento alle normative vigenti, totalmente a carico dell’affittuario. Ergo, la parrocchia della Cattedrale si ritrova un locale di sua proprietà aumentato di valore senza aver versato neanche un euro. Altri fondi pubblici sono stati utilizzati per la riqualificazione del Centro storico, e quindi anche per la Cattedrale.

Dopo l’avviso di sfratto il sig. Palma decide di ricorrere al Tribunale con una causa civile, per opporsi alla decisione della Parrocchia della Cattedrale. L’esito dà ragione alla Curia che quindi ha diritto di riprendere possesso, nel luglio del 2010, della sua proprietà.

La mobilitazione popolare

L’importanza del “Falso Movimento” nel panorama culturale della città è ulteriormente testimoniato dall’affetto e dalla solidarietà espressa da migliaia di cittadini foggiani, e non solo, che hanno fatto della battaglia di Mauro Palma un proprio punto d’onore. Una raccolta firme a sostegno della petizione popolare è stata promossa sia su internet che nel cinema stesso, tv e giornali locali hanno portato il problema all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, svariati appelli sono stati rivolti alla controparte da numerose personalità della cultura foggiana, è stato creato un gruppo su Facebook “Salviamo il Falso Movimento” da Geppe Inserra (direttore artistico di svariate edizioni del “Festival del Cinema Indipendente di Foggia” puntualmente ospitato dalla sala in questione) che ha raccolto e raccoglie le idee e iniziative di migliaia di fan e sostenitori.

La solidarietà verso ciò che significa questo luogo per la città è espressa anche da alcuni cinema concorrenti, tra questi il “Cicolella”, oltre che da registi, attori, artisti, il rettore dell’Università di Foggia, esponenti politici locali nonché un ex Deputato della Repubblica quale Vladimir Luxuria.

In questi mesi di iniziative e appelli accorati è assordante, però, il silenzio di una controparte fortemente radicata nelle proprie posizioni e dalle decisioni inamovibili.

Il Consiglio Comunale

Arriviamo così al 22 giugno del 2009, data in cui il nuovo Consiglio Comunale si instaura a Palazzo di Città. La giunta di centro-sinistra vede come sindaco entrante Gianni Mongielli e nella figura di assessore alla cultura Rocco Laricchiuta, entrambi della lista “Mongelli per Foggia”. E’ poi del 4 settembre dello stesso anno la notizia che il Sindaco e la sua Giunta hanno deciso di devolvere una mensilità del proprio stipendio da amministratori a favore di un fondo da destinare al restauro della “Cattedrale e dei suoi tesori artistici”. Secondo le notizie circolanti in quel periodo sarebbero 13 i milioni necessari per completare i lavori, di cui 5,5 sarebbero dovuti essere resi disponibili dallo Stato e dalla Regione Puglia entro un breve periodo(non meglio definito).

Dopo diverse espressioni di solidarietà a titolo personale di alcuni esponenti del consiglio comunale la vicenda viene discussa ufficialmente a Palazzo di Città il 23 novembre. Il dibattito viene proposto all’ordine del giorno dalla “Commissione consiliare cultura” col tentativo di ricercare soluzioni alternative allo sfratto. All’attenzione del Consiglio vengono poste inoltre la petizione popolare sottoscritta da 3000 firmatari, una lettera del Rettore Giuliano Volpe ed una lettera dell’ex Deputato Vladimir Luxuria.

Dopo una discussione di un paio d’ore in cui sono stati tirati in mezzo lo Stadio Comunale, la sede della Figc, l’ex Pantanella (struttura sportiva foggiana), il Teatro Umberto Giordano e la Cattedrale (entrambi perennemente in fase di restauro); in cui qualcuno ha asserito che questo non è problema del Consiglio e altri che si, forse lo è ma è troppo tardi visto che c’è già una sentenza, si è arrivati quindi all’approvazione del seguente ordine del giorno: “Ricercare soluzioni alternative per scongiurare la chiusura del Falso Movimento e porre in atto gli interventi necessari per il recupero di tutti i contenitori culturali del centro storico, in primis il Teatro Giordano e la Cattedrale”. Tutto ciò per aprire “un confronto serio e costruttivo sul centro storico”.

Voce di Popolo

La reazione della Curia vescovile non si fa attendere oltre e si rende manifesta nelle pagine del periodico settimanale “Voce di Popolo”, l’organo di informazione dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino. Nell’editoriale del 27 novembre 2009 vengono spiegate le ragioni per le quali la Curia intende riappropriarsi dei propri spazi: “…non si tratta di una chiusura, semmai di una apertura: quel luogo, infatti, oltre a continuare l’attività cinematografica sarà un punto di riferimento per i giovani disagiati che vivono nelle zone del centro storico della città e per la comunità ecclesiale che dimora in una zona particolarmente bisognosa di rilancio spirituale, oltre che culturale… Se fossimo stati interpellati, lo ribadiamo, avremmo spiegato con chiarezza e determinazione che dietro a questa vicenda c’è innanzitutto un amore per i ragazzi e per le loro famiglie.”

Sempre dallo stesso periodico nel numero successivo giunge la voce dell’ex sindaco di Foggia: “Orazio Ciliberti”. In un articolo intitolato “Un’indegna gazzarra” Ciliberti esprime le proprie opinioni riguardo alla vicenda : “Desidero esprimere la mia solidarietà a sua eccellenza l’Arcivescovo di Foggia, per la indegna gazzarra che qualcuno ha inteso sollevare in ordine alla questione dello sfratto del cinema “Falso Movimento”. Si tratta di una polemica pretestuosa e inaccettabile…

in un mondo in cui la stessa sala cinematografica è istituzione recessiva- destinata credo a scomparire- dietro la pressante evoluzione delle nuove forme di comunicazione, come la tv digitale, internet, i dvd, le multisala, in un sistema siffatto, mi sembra assurdo contestare la scelta della Curia vescovile foggiana…

L’ardore polemico, degno di miglior causa, denota i limiti dei falsi intellettuali nostrani, il loro pressappochismo, la supponenza, la saccenza di chi vuol dimostrare uno spessore culturale maggiore delle sue dotazioni.”

Queste sono le parole riservate dall’ex sindaco a chi ha offerto gratuitamente l’uso della sala per la campagna elettorale e a quella parte di sostenitori del Falso Movimento che hanno contribuito alla sua elezione.

Arriviamo quindi ad oggi. Dopo mesi di discussioni e dibattiti il sig. Palma e i suoi 4000 sostenitori attendono le “soluzioni” che l’amministrazione comunale si era fatta ufficialmente carico di ricercare. Finora infatti non si è avuta alcuna notizia né proposta proveniente dal Municipio, intanto il termine ultimo entro il quale poter fare qualcosa si avvicina inesorabilmente.

... Continua in SCHERZI DA PRETI / PARTE 4

Per visionare l'edizione completa clicca qui

martedì 9 marzo 2010

SCHERZI DA PRETI / PARTE SECONDA

Continua la serie di chiusure di centri culturali da parte di autorità ecclesiastiche sul territorio italiano. Come denunciato nel post precedente "Scherzi da prete/parte prima", un altro cinema è stato sfrattato da una parrocchia proprietaria dell'immobile in cui esercitava la propria attività. Questa volta tocca alla città di Viareggio ed in particolar modo al "Cinema Centrale", che ha chiuso i battenti nel maggio del 2009.
I componenti del comitato cittadino a difesa della libertà culturale e di espressione "Comitato Salviamo il Cinema Centrale" continuano a lottare contro questa decisione dannosa indipendentemente dal credo religioso ed al colore politico a cui si appartiene.
Per il 13 Marzo è infatti prevista una manifestazione di protesta per chiedere sia al parroco della chiesa che al sindaco della città delle risposte precise in merito alla questione tutt'altro che limpida. Riportiamo qui di seguito il contenuto del volantino di partecipazione e vi invitiamo, qualora ne aveste la possibilità, a partecipare all'evento o comunque a pubblicizzarlo in qualsiasi modo a vostra disposizione.

sabato 27 febbraio 2010

E' GUERRA!!!

La battaglia per la libertà d'informazione è arrivata ad un punto critico. Dopo aver invaso giornali, televisioni e telegiornali il potere economico-politico vuole fare l'ultimo salto di qualità: imbavagliare la rete.
In Italia abbiamo il decreto Romani (che impone ai providers la responsabilità dei contenuti dei file multimediali diffuse), in Spagna è in atto una discussione su un iter di legge per bloccare siti ritenuti illegali, in Iran e Cina siti e dissidenti sul web vengono oscurati ed imprigionati.
E' in atto la Prima guerra mondiale della rete, come affermato nel post del blog di Claudio Messora (di cui potete vedere una foto a lato), il curatore di uno dei più seguiti blog italiani: Byoblu.com. I protagonisti di questa guerra sono gli stessi in ogni parte del Mondo: i poteri precostituiti che tentano di preservare lo status quo da una parte, i cittadini liberi che con l'informazione e le proprie azioni vogliono cambiare qualcosa dall'altra.

lunedì 22 febbraio 2010

GIU' LE MANI DALLE MARCHE



Qui di seguito riportiamo il comunicato del Presidente del Comitato Tutela Ambiente di Sassoferrato in merito alla manifestazione tenutasi ieri pomeriggio in Ancona, alla quale eravamo presenti anche noi di Investigatio. Buona lettura e buona visione.

"Alcune considerazioni sulla manifestazione di ieri in Ancona.

Abbiamo assistito ad una delle solite, irritanti pantomime dei politici che invece dovrebbero seriamente mettersi alla testa dei cittadini che, non dimentichiamo, li hanno eletti perché fiduciosi del loro operato, della loro sensibilità …e della loro attenzione!

mercoledì 10 febbraio 2010

DI RICERCA SI MUORE

Si può morire a poco più di vent'anni per un tumore contratto in laboratori di ricerca universitari? E' quello che accade nel  nostro Paese, più precisamente a Catania.
Presso la Facoltà di farmacia dell'ateneo siciliano diversi ragazzi avrebbero infatti contratto l'oscuro male durante la loro attività di ricerca.
La vicenda è venuta alla luce grazie a due giornalisti di Repubblica che hanno ricostruito tutto dettagliatamente nel libro: "Morti e silenzi all'Università", che sarà presentato tra pochi giorni a Catania.
Ringraziamo vivamente l'associazione "Officina Rebelde" (www.officinarebelde.org) dal cui sito abbiamo estratto questo articolo che vi riproponiamo integralmente.
Mi raccomando diffondete. Soprattutto a studenti e ricercatori che seguono questo blog. Non si può fargliela passare liscia.

martedì 9 febbraio 2010

CARRO ARMATO SI, CARRO ARMATO NO!

«Non ci sarà mai una centrale nucleare in Puglia, almeno fino a quando governerò io... la prima produttrice di energia solare ed eolica d' Italia: comunque, se vorranno venire in Puglia a installare una centrale nucleare dovranno dotarsi di carri armati di ultima generazione: noi saremo a mani nude». Queste le parole del Presidente uscente Niki Vendola alla vigilia delle primarie con il candidato del PD Francesco Boccia. Quando ho sentito queste parole mi sono sentito subito meglio. "Finalmente qualcuno che si batte aspramente per la salute e la sicurezza di noi pugliesi", mi sono detto.
Ma poi mi sono ricordato dei 54 progetti di inceneritori (o più elegantemente "termovalorizzatori") centrali a biomasse e rigassificatori presentati nella sola "Capitanata", ovvero il territorio della provincia di Foggia che comprende 64 comuni. Gli esportatori del cancro in Puglia non avranno bisogno di utilizzare neanche una misera mitraglietta per concludere i propri affari, tanto ci pensa Niki. Secondo lui infatti tra "termovalorizzatori autorizzati e termovalorizzatori in via di autorizzazione, arriviamo ad un numero complessivo di cinque termovalorizzatori che ci fanno guardare con tranquillità al futuro" (clicca qui per visionare il video). Non so voi, ma alla faccia della tranquillità io stasera mi sa che non dormo.

martedì 2 febbraio 2010

PROVE GENERALI DI BANCAROTTA / PARTE 2

In questi giorni, sentendo le varie notizie riguardo ad un possibile default economico di alcune nazioni europee (Italia, Spagna e Grecia in primis),  mi sono domandato in che modo sia possibile arrivare ad un punto del genere.
Per "fortuna" la Storia ci dà sempre la possibilità di cercare e confrontare episodi simili accaduti in passato. La Storia, in teoria, dà anche la possibilità a chi sa correttamente leggerla ed interpretarla di evitare in qualche modo  gli errori del passato se si riesce ad imparare qualcosa.
Per cercare una risposta alla mia domanda mi sono imbattuto in un documentario che narra della vicenda "Argentina" intitolato: "Diario di un saccheggio". Ve lo ricordate lo scandalo dei "Tango Bond" argentini del 2001, dal nome così maledettamente simile agli "Eurobond" di Tremonti, piazzati in mezzo Mondo che da un giorno all'altro non valevano più nulla? Per via del fallimento della nazione più ricca del sud America naturalmente. Bene! Guardando questo film ho avuto la netta e spiacevole sensazione che la maggiorparte degli eventi che hanno portato alla sua catastrofe, nel nostro Paese siano già accaduti e che in realtà noi dal passato non abbiamo imparato un benemerito ca..o! Di seguito ve ne riproponiamo una parte molto esplicativa, ma ve ne raccomandiamo caldamente la visione per intero.

venerdì 22 gennaio 2010

ISTRUZIONE ALLO SFASCIO

Il nostro sistema d'istruzione è oramai ridotto all'osso. I precari della scuola vengono licenziati e abbandonati al proprio destino. Chi ha passato anche dieci, vent'anni senza un contratto a tempo indeterminato nelle scuole e nelle università viene mandato via con un sonoro calcio nel c..o, con poche possibilità di trovare un altro lavoro con cui sostentarsi.
L'offerta formativa perde di valore. Maestro unico, meno ricercatori, meno supplenti, meno cittadini istruiti.
La reazione di studenti e precari spesso viene repressa dalla violenza della polizia e altre forze dell'ordine.
Ma la lotta continua...Dopo le manifestazioni dell'Onda, anche se l'attenzione mediatica è pilotata altrove, i licenziamenti continuano a cadere a pioggia nel silenzio più totale. A Catania i licenziamenti e le contestazioni continuano. Riportiamo di seguito l'appello degli studenti e dei precari della facoltà di Lettere dell'Ateneo siciliano a cui va la nostra solidarietà.

lunedì 4 gennaio 2010

NATO: Colpito e Affondato


di Luciano Pitullo

Quando penso alla serata del 27 dicembre 2009, trascorsa insieme ad alcuni amici nella splendida cornice della Masseria Sant'Agapito a Lucera (Fg), durante la quale è stato presentato dall'autore il libro NATO: Colpito e Affondato, mi torna in mente la vita di un altro grande Uomo, don Peppe Diana che ha voluto pubblicare un documento con un titolo romanticamente forte proprio il giorno di Natale, "Per amore del mio popolo non tacerò".

Don Peppino aveva una priorità: ricordare che bisognava, dinanzi all'ondata del potere mafioso, non più contenere l'attività sua e della società civile nel silenzio omertoso, ma