mercoledì 14 ottobre 2009

PONTE PAR CONDICIO

Cerchiamo innanzitutto di conoscere lo "status quo" analizzando le opinioni dei politici sull'argomento, in aggiunta a breve pubblicheremo un articolo sulle vicende attorno al Ponte di Messina, sui capitali in gioco e sulle imprese che si sono aggiudicate i lavori.
Di seguito le dichiarazioni rese da politici ed addetti ai lavori in data odierna.
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio - "Dobbiamo fare i conti con il debito pubblico ma questa eredità non deve impedirci di innovare e di rimuovere gli ostacoli, e non deve impedirci di stimolare investimenti pubblici e privati verso ciò che è più urgente. Il nostro Paese si deve svegliare da un lungo sonno che lo ha portato anche ad avere condizioni di bilancio negative, superare il gap infrastrutturale, della logistica e della mobilità, una strettoia che ha finora impedito di sfruttare appieno le ricchezze dell'Italia."
Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina e commissario per la realizzazione dell'opera - "Entro il 2010 partirà il cantiere principale. Per questa prima fase ci sono circa 30 milioni di euro disponibili, e sono previste altre opere a terra anche in Sicilia."
Dario Franceschini, segretario del Pd - "È veramente una presa in giro inqualificabile proporre un'opera faraonica mentre pochi giorni fa le case sono cadute sotto la frana a Messina. Si metta in campo un grande piano di manutenzione delle scuole italiane che cadono a pezzi"
Sergio D'Antoni, responsabile Mezzogiorno del Pd - "È davvero singolare che l'ennesimo proclama di Berlusconi sul ponte sia arrivato proprio nel giorno in cui l'associazione dei costruttori denuncia il totale azzeramento dei fondi per l'Anas. Le poche risorse a disposizione vanno concentrate su obiettivi prioritari, come un piano di risanamento delle aree a rischio idrogeologico."
Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd - "L'emergenza alluvione a Messina non è ancora finita, Bertolaso ha sottolineato come la priorità per la Sicilia e il Mezzogiorno sia la messa in sicurezza del territorio, non il ponte di Messina."
Felice Belisario, presidente dell'Idv al Senato - "E' un'opera faraonica contro il buon senso, assolutamente non prioritaria per il Sud che in realtà ha bisogno di ben altre infrastrutture. Sarà una cattedrale nel deserto che collegherà il nulla con il nulla."
Gianpiero D'Alia, Presidente dei senatori dell'Udc - "Parlare del ponte oggi è pura follia. I morti di Messina devono farci capire che è necessario, prima di ogni altra cosa, mettere in sicurezza il territorio. Per questo ci vogliono tante risorse, anche quelle che sono state stanziate per il ponte."
Angelo Bonelli, presidente dei Verdi - "Berlusconi vuole sperperare i soldi dei cittadini italiani mentre la vera priorità dell'Italia e del Sud sono le infrastrutture da sempre inesistenti. Con i 7 miliardi di euro che servono per un'opera inutile e dannosa in Italia si sarebbero potuti costruire ben 80 chilometri di metropolitane e acquistare 27mila autobus ecologici. Ossia rivoluzionare il traffico nelle nostre città."
Michelangelo Tripodi, responsabile Mezzogiorno del Pdci - "Berlusconi troverà un muro di persone a sbarrargli la strada, determinate a difendere il loro territorio da mostri di cemento inutili, dannosi e pericolosi."

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